Perché aprire un blog? Fastidio, misantropia e disagio esistenziale

L’imbarazzo del primo post è un po’ come l’imbarazzo del primo bacio, diciamolo pure. Certo, per uno come me che passa le giornate a molestare le coppiette ai giardinetti l’imbarazzo si riduce all’osso, ma mi serviva comunque una frase a effetto per poter inaugurare questo mio nuovo spazio pubblico. Ci ho pensato attentamente in questi giorni, cosa faccio, cosa non faccio, come posso dare modo al mio estro creativo di insultare pubblicamente la razza umana? Così alla fine mi sono deciso e ho aperto questo luogo che spero vi piacerà. Ci ho pensato attentamente, dicevo, e chiaramente non l’ho fatto quasi mai da sobrio, ché si sa, queste scelte necessitano di tanto alcol per essere analizzat1246569902453e a dovere.

E devo dire che la riflessione alcolica e le discussioni animate con i miei amici immaginari sono state tanto proficue quanto impegnative.

“Ok, apri un blog, ma di cosa ti occuperai?” è la domanda che mi ha rivolto Vermouth (il coniglio antropomorfo con cui divido la mia stanza), prima di andare a vomitare il contenuto di una bottiglia di Gordon’s gin bevuta troppo in fretta. Devo ammettere che non è stata affatto una domanda banale, poiché mi ha dato molto da pensare.

Cosa dovrei farne di un blog?

“Sì, esatto, Enri, cosa ne farai?” ha rimarcato un momento dopo la bambola gonfiabile che stava sul divano, mentre i conati di Vermouth stemperavano un po’, ma non del tutto, la nostra tensione sessuale.

Alla fine, se devo essere sincero, non ho trovato nessuna risposta epocale, se non quella di condividere del sano disagio esistenziale, qualche pensiero sparso sulla fine ineluttabile dell’umanità, e un po’ di comicità o di satira sparsa, che si sa che la satira in questo paese tira più o meno come un carro di buoi, no?

Nulla di epocale, dicevo, ma forse sufficiente.

Ecco ora la lista dei veri motivi che mi hanno spinto ad aprire questo blog:

1 – Se sei un blogger rimedi un sacco di figa, lo sanno tutti.

2 – Se sei un blogger le persone ti stimano e ti rispettano per l’importanza del ruolo sociale che occupi nel mondo.

3 – Se sei un blogger mamma e papà ti vogliono più bene.

4 – Se sei un blogger guadagni un pacco di soldi.

5 – Se sei un blogger puoi dialogare con il mondo, e il mondo dialogherà con te.

6 – Se sei un blogger puoi lavorare ubriaco senza sentirti giudicato dal tuo capo.

7 – Se sei un blogger risparmi un sacco sullo psicologo.

8 – Se sei un blogger… la figa l’ho già detta, sì? E che posso lavorare ubriaco? Anche? Ok, allora mi sa che ho detto tutto…

Va be’, come lista direi che va bene così. Da ubriaco sembrava più credibile, ma oramai è fatta…

Lascia un commento