Tutto pronto per la Marcia dell’orgoglio Analfabeta. Ignoranti in piazza

Diciamolo subito: se non sai cosa significa “analfabetismo funzionale” molto probabilmente è perché sei un analfabeta funzionale. Se invece sai cosa significa e sei assolutamente sicuro di non esserlo, beh, anche questo vuol dire che quasi certamente lo sei. Ma non temere. Stai tranquillo. Non è una brutta cosa come vogliono farti credere.

Infatti questo articolo è dedicato a noi, amici analfabeti funzionali, perché anche noi abbiamo il diritto di essere amati come chiunque altro. Anche noi abbiamo diritto a un’esistenza dignitosa, a un gesto d’affetto, a poter urlare liberamente qualsiasi idiozia ci passi per la mente in qualsiasi luogo ci troviamo. Non è mica bello commentare un post su Facebook e sentirsi schifati dal prossimo per il semplice fatto di aver detto una stronzata megagalattica. E poi ‘mbè? Non ho messo l’accento alla “e”, ti rode il culo? Ho mangiato la “mutolina” del verbo “avere”, sei infastidito? Ho scritto “colazione” con due “z”. Cazzo vuoi?

Fottiti!

Se anche tu sai di cosa sto parlando, questo è il posto giusto per te. E se non lo sai, ancora meglio, sei proprio la persona che stiamo cercando.

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L’ignoranza è un tuo diritto, è un nostro diritto, e io questo diritto lo voglio rinvendicare a gran voce. Per me, per te, per tutti noi che non sappiamo cosa cazzo diciamo ma lo diciamo lo stesso! Anzi, lo urliamo!!!

Amici ignoranti, colleghi analfabeti, compagni incolti, fratelli illetterati, incompetenti, incapaci, burini, buzzurri, cafoni e villani, questo è il nostro momento. Uniamoci. Sì, è giunto il giorno tanto atteso, siamo tanti, siamo forti, siamo il futuro di questo Paese. E io, col vostro aiuto, voglio istituire oggi, qui, davanti al dio internet, la Giornata mondiale dell’analfabetismo funzionale. E per fare questo invito tutti voi, il prossimo mese, a collaborare tramite questo blog alla realizzazione del primo “Ignoranza Pride. La Marcia dell’orgoglio Analfabeta“. Basta nascondersi dietro frasi sgrammaticate, pensieri qualunquisti e deliranti postati da dietro un monitor, punti esclamativi che si confondono con sto cazzo di numero 1, che viene sempre fuori sta cosa: !!!111!!!11!!! alla fine di ogni frase, che non si capisce mai un cazzo e ci pigliano tutti per il culo. Io dico basta!!!!1!!11!1!!

E lo voglio urlare!

Io dico organizziamoci, amici. I tempi sono maturi. Tutto ciò che occorre fare è semplicemente restare uniti. Vederci in faccia. Urlare tra noi. Annusarci il deretano e parlare di qualche grande complotto mondiale senza ascoltarci l’un l’altro. Conosciamoci. Prendiamoci per mano.

Prendiamo per mano questo Paese, compagni. Rendiamo l’Italia la terra che abbiamo sempre sognato. Questo è il nostro imperativo. Questo è il nostro destino.

Il nostro è il lato giusto della storia, amici. E in ogni caso la storia non la studia più nessuno, quindi che ci frega?

Uniamoci. Non vergogniamoci più della nostra ignoranza. Lo dobbiamo a noi stessi. Ai nostri cari. Lo dobbiamo ai nostri figli.

Il mese prossimo scendiamo in piazza.

Facciamolo per loro.

Grazie. Un abbraccio a tutti.

 

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